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Agriturismo: ministero delle finanze contro comuni

Roma, 26 feb - Agriturismo italiano tra luci e ombre. Mentre il giro d'affari del settore segna un buon incremento (la previsione di crescita nel 2001 è del 20%), lo sviluppo delle aziende agrituristiche è ancora limitato e così alcuni freni al comparto vengono dai ritardi nella politica di coordinamento delle Regioni da parte del ministero delle Politiche Agricole.
L'allarme è stato lanciato dal presidente dell'Agriturist, Riccardo Ricci Curbastro, presentando la Guida dell'Ospitalità Rurale - Agriturist 2001.

Altro motivo di insoddisfazione, poi, ha aggiunto Curbastro, ''il conflitto di competenze fra autorità fiscali, da una parte, regioni e comuni, dall'altra, che ha già messo in difficoltà molte imprese agrituristichè': secondo il Ministero delle Finanze, infatti, ha rilevato Curbastro, spetta alle Fiamme Gialle stabilire il rapporto fra attività agricola principale e quella agrituristica connessa, mentre secondo Agriturist'' chi è autorizzato dal comune (e rispetta i limiti dell'autorizzazione) ha automaticamente diritto di applicare lo specifico regime fiscalè'.

''Speriamo che chi effettua i controlli - aggiunge il presidente dell'Agriturist - non vada a sindacare la validità delle autorizzazioni. Provocherebbe un contenzioso inutilmente oneroso per imprese e amministrazione finanziarià'.

Di ''confusionì' amministrative in questo campo , ha parlato anche il direttore generale di Confagricoltura, Vito Bianco, che ha comunque sottolineato la ''crescente attenzione da parte di nuove regionì' verso l'attività agrituristica.

La crescita del numero delle aziende agrituristiche, ha detto da parte sua il direttore di Agriturist, Giorgio Lo Surdo, è ''lentà' anche se ''promettentè'. Proprio perchè tale attività rappresenta il completamento del ciclo di produzione agrario le circa 10.000 aziende agrituristiche previste per quest'anno, a suo giudizio, ''sono pochè'. Positivi, comunque, altri indicatori. Si registra, infatti, un incremento del 24 per cento di arrivi e del 20 per cento di presenze nelle aziende agrituristiche, di un aumento dell'11 per cento dell'utilizzo degli alloggi, con un giro d'affari di 1.200 miliardi previsti per il 2001 contro i 1.000 del 2000.

 



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